VENDITA AFFITTO

il notaio richiede dichiarazione urbanistica

Per garantire maggiore sicurezza nelle transazioni immobiliari. | 21/06/2018

 

 

Secondo una recentissima disciplinare del Notariato dal 1 gennaio 2017 il Notaio richiede la dichiarazione di conformità urbanistico-edilizia.

 

Al fine di Garantire la parte acquirente circa la regolarità urbanistica e catastale dell’immobile che intende acquistare e. al tempo stesso, evitare che la parte venditrice possa essere chiamata (anche dopo il perfezionamento degli atti e anche a distanza di anni) a rispondere di danni per mancata conformità dell’immobile alla normativa urbanistica e alla normativa castale vigente.

 

Per redigere un’accurata relazione di conformità urbanistica e catastale è necessario prima di tutto che il professionista ( geometra, ingegnere, architetto) provveda ad un preciso rilievo dello stato dei luoghi e che successivamente le risultanze vengano confrontate con quanto depositato in Comune e presso il Catasto.

Il tutto secondo apposito schema predisposto di concerto tra gli ordini professionali.

Una vera e propria verifica tecnica volta a descrivere nel modo più preciso possibile la situazione urbanistica-edilizia-catastale dell’immobile in corso di cessione e le eventuali difformità tra stato legittimo e stato di fatto dei luoghi.

 

Chiaramente anche piccole difformità verranno segnalate ed eventualmente dovranno essere poi sanate, pur non variando l’oggetto contrattuale.

 

Chi deve farsi carico della relazione tecnica integrata?

Il principio di base è sempre lo stesso: E’ il venditore che deve garantire della cosa che vende e per questo sono a suo carico la cura e la spesa per la redazione della relazione tecnica integrata, come per l’APE, ma la legge non vieta accordi tra le parti.

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